Il buono lavoro (o voucher) è stata una modalità di retribuzione per lavoro occasionale di tipo accessorio.
Con il termine «lavoro accessorio» ci si riferisce a tutte quelle attività lavorative non riferibili a tipologie contrattuali tipiche di lavoro né subordinato né autonomo. Dal 17 marzo 2017 l’utilizzo del voucher, come metodo di pagamento, è stato abolito.
L’abolizione dei buoni lavoro ha portato all’introduzine di nuove forme contrattuali relative alle prestazioni di lavoro occasionale, che sono:
•Libretto Famiglia
•Contratto di prestazione occasionale
UN NUOVO STRUMENTO DI PAGAMENTO
Il Libretto Famiglia è il nuovo strumento di pagamento delle prestazioni occasionali, introdotto con la legge 96-17. (1)
Lo scopo è quello di retribuire prestazioni di lavoro occasionali, svolte in maniera sporadica.
Il Libretto Famiglia è composta da titoli di pagamento il cui valore nominale è determinato in € 10,00; ogni singolo titolo di pagamento retribuisce una singola ora lavorata.
La retribuzione netta per il lavoratore è pari a € 8,00/ora; i € 2,00 di differenza sono versati dal datore di lavoro al fine di garantire i contributi Inps e Inail.
DESTINATARI
Le tipologie di prestazione che possono rientrare nell’ambito del Libretto Famiglia sono:
•Lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, pulizia o manutenzione;
•Assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
•Insegnamento privato supplementare.
Come detto, i titoli di pagamento hanno un valore nominale di € 10,00 euro e sono composti da:
•€ 8,00 per il compenso a favore del prestatore;
•€1,65 per la contribuzione INPS;
•€ 0,25 per il premio assicurativo INAIL;
•€ 0,10 per il finanziamento degli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale e dell’erogazione del compenso al prestatore.
LIMITI DI ORE E DI PAGAMENTO
Il numero massimo di ore retribuibili con il Libretto Famiglia è pari a 280 ore all’anno, superata questa soglia scatta l’obbligo di assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Regole fissate per l’utilizzo del Libretto:
•Per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, i compensi non dovranno superare € 5000,00;
•Per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, i compensi non dovranno superare € 5000,00;
•Per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, i compensi non dovranno superare € 2500,00.
Il Libretto Famiglia potrà essere acquistato esclusivamente in modalità telematica sul sito dell’Inps e per usarli sarà necessario essere in possesso del Pin.
I datori di lavoro dovranno registrarsi sulla piattaforma Inps.
Il datore di lavoro dovrà comunicare entro il giorno 3 del mese successivo tutti i dati del lavoratore.
Sarà direttamente l’Inps a pagare il prestatore di lavoro domestico con un accredito sul conto corrente o con bonifico bancario, effettuato entro il giorno 15 del mese successivo alla prestazione.
I dati del lavoratore dovranno essere comunicati all’Inps tramite il sito (o mediante il Contact Center Integrato) e sono:
•Dati del prestatore;
•Compenso pattuito;
•Luogo di svolgimento della prestazione;
•Durata della prestazione.
Una volta attivato il Libretto Famiglia, il lavoratore riceverà notifica della comunicazione comunicata dal datore di lavoro tramite SMS o Mail.
L’Inps, con la circolare 107-17, ha chiarito i numerosi dubbi creando una facile guida a questo nuovo strumento di retribuzione.
NOTE
(1) P. Rausei, Lavoro autonomo e agile, Milano, Wolters Kluwer, 2017.